mercoledì 22 gennaio 2014

L'EcoMaratona del Coach



Rapportino Eco Banchettaro


Iscritto a fine anno per fare una buona prova, a pochi giorni dalla gara ricevo comunicazione TASSATIVA dal mio coach (quello vero) di poter partecipare alla ecoMaratona di Monteforte ma solo in modalità ALLENAMENTO (scritto proprio in maiuscolo) in preparazione del mio obiettivo a tarda primavera.
Dico tra me e me ’’devo trovare qualcuno che corre più o meno al mio passo ma che non mi tiri il collo o mi induca in competizione!’’
Durante qualche allenamento con Fedetrail  la stuzzicavo scherzosamente a iscriversi alla ‘’lunga’’ di Monteforte, ora decido di chiederlo seriamente e provo a convincerla. Alla mia richiesta mi dice che non è per niente preparata a una simile distanza con tutto quel dislivello e da buon bastardo penso ‘’bene, così sono sicuro che correrà tranquilla’’. Riesco a strapparle il Si ma con una tripla promessa: camminare le salite impegnativa, far tappa a tutti i ristori e sopportare qualche eventuale sua parolina durante i momenti di crisi (si riveleranno assai pochi e me la caverò con un paio di vaff….. e qualche sticaz….).
Eccoci sotto il colonnato adibito a deposito borse, i soliti riti…io sono poco loquace in questi momenti perchè qualsiasi sia la gara da affrontare anche se non sembra mi concentro su questa almeno un paio di ore prima (vedo solo chi correrà con me) e do poca retta a chi mi circonda, bene o male io son fatto così!
Eccoci al via, lo start con lo scoppio dei trombini siti a pochi metri di distanza ci fa sobbalzare tutti. Partenza e dopo 50 metri già si cammina alla prima rampa…hahaha benon! Nonostante partiti dalle retrovie siamo superati da tanti trailrunner. Dopo i primi 3 km tra asfalto e vigneti iniziamo con la prima impegnativa e infangata salita quindi bastoncini alla mano e su… discesa altrettanto melmosa e altra salita, qui inizio a sentire i commenti di chi arranca: bella idea oggi i bastoncini’’ sento dire e in effetti senza strafare dalla terza salita iniziamo a superare concorrenti. In una discesa molto ripida scivolo e giù di culo, Fede ride ma rimane concentrata a testa bassa cosi facendo non vede che ri-scivolo ridendo. Km 8: due (o tre) piccoli torrenti si uniscono poco più sopra a noi formandone uno di almeno tre metri di larghezza e 40 cm di profondità…guado e primo lavaggio di scarpe (ne seguiranno altri più piccoli ma inevitabilmente da guadare). Dopo qualche km imbocchiamo un tratto del percorso della Soave/Bolca in quel punto ricordo perfettamente una piccolissima crisi di Nikk dove aveva subìto un blocco fisico-mentale impiantandosi (non c’era fango quel giorno), sorrido rivivendo il ‘’racchettio’’ lo racconto a Fede e proseguiamo per l’ennesima salita. Quota 400.. poi giù, 480 (anche Fede scivola di ‘’sederino’’)… e giù, 550…giù…640 valico e giro di boa dopo 3h06’40’’. Il ritorno non è privo di salite anzi si alternano sempre a discese impegnative ma sono più i tratti corribili dove riusciamo anche SEMPRE SENZA FORZARE a tenere un buon ritmo. I km passano tra un ristoro e l’altro a Fede viene sete, le passo la borraccia con dei sali misto aminoacidi dal sapore fetente (erano in prova) le dico di assaggiare ma lei invece butta giù una gran sorsata…. Non dico le smorfie di disgusto hahaha. Una discesa stretta, fangosa e delimitata da rovi ci fa rallentare parecchio. Facciamo l’ultimo ristoro e alla ripartenza visto che mancano 5 km all’arrivo ripiego i bastoncini così sono meno ingombranti. Poco dopo una curva…salitina…salita …1,5km di rampa terribile e qui Fedetrail si complimenta con me x l’ottima scelta di aver reso inutilizzabili i bastoncini ma si dico finirà prima o poi…POI! Discesa e rettilineo finale, graditissima la presenza dei Banchettari ad attendere il nostro arrivo mano nella mano. Che dire… grazie e bravissima Fedetrail, l’obiettivo principale di non farci male lo abbiamo raggiunto, ci siamo allenati e divertiti, grazie anche a Nikk per il book fotografico.
Due parole e un grande GRAZIE è giusto spenderle per i volontari lungo il percorso (in mezzo al bosco non seduti al bar) e ai ristori per i loro sorrisi e incoraggiamenti.
Con tutte le variabili dei percorsi mi auguro che altri Banchettari il prossimo anno onorino questa Gente!
                                                                                
Corrado


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